A Conversation with Master Giacon

- BDSM cosa significa per te?

La prima cosa a cui penso è il piacere come protagonista indiscusso, tutte le pratiche e la dominazione mentale sono un mezzo per aumentarlo, per aumentare la forza del legame che si va a creare tra le parti. E’ il filo che lega moltissime delle mie esperienze e relazioni, dagli amici ai partner, dal lavoro al tempo libero. E’ un modo per delineare una mentalità aperta e una sessualità, spesso, più risolta rispetto alla media.


- La pratica che ti intriga di più?

Una delle pratiche più discusse e criticate è anche quella che mi intriga maggiormente, forse proprio per questo motivo.

Per molte persone nel settore non è nemmeno degna di essere elencata, solo per dei limiti di pensiero legati al denaro.

Il Money Slavery è una pratica che include l’utilizzo di denaro nella dominazione. Ciò che mi intriga è l’estrema devozione e sottomissione che ne deriva.

Presupponendo che ognuno utilizza il proprio tempo per guadagnare denaro, quando lo si regala, è come regalare tempo di vita al proprio partner. Gli slave lavorano per il padrone, donandogli la possibilità di non lavorare e di avere più tempo per vivere. Tutto ciò, per me e per la mia concezione di vita, rende questa prassi estrema come poche altre e con un sottofondo romantico: lo slave regala la propria vita al Master.


- Descriviti con cinque aggettivi

Libero, Fluido, Libero, Fluido, Libero

Molti aggettivi che mi sono venuti in mente sarebbero modi per incasellarmi in qualcosa che non sono. Sono libero e fluido. Mi piace essere ciò che sento, nel momento in cui lo sento. Darmi altre definizioni risulterebbe vincolante, e non mi piace essere vincolato dalle mie stesse parole!


- Qual’è Il tuo feticcio?

Non ho nessun feticcio in particolare ma riesco a provare attrazione e piacere da moltissimi oggetti o materiali, per citare i più importanti: latex, pelle, fruste, sex toys, fucking machine, tacchi, corde, pissing.


- Il tuo lato nascosto? Raccontami un segreto…

Non ho segreti da raccontare, non perché non voglio raccontarli, piuttosto perché ho già raccontato tutto, sono una persona che ama condividere con gli altri quanto più possibile.


- Perché secondo te certe pratiche sono demonizzate dalla società? Quali paure ci sono?

La mancanza di cultura porta sempre a demonizzare ciò che non si conosce, avendo paura dell’ignoto e di ciò che è diverso.

In passato molte pratiche sono state erroneamente catalogate come “sadismo” o “masochismo” e di conseguenza studiate in ambito psicologico come devianze. Ormai credo sia abbastanza chiaro che esiste un limite linguistico che crea dei problemi di comprensione. Ad esempio, definirmi un sadico sarebbe di sicuro un errore. Io non mi eccito e non provo piacere dalla sofferenza delle persone, ma dal loro piacere. Se poi il piacere scaturisce da una carezza o da una frustata, che differenza fa? Sempre di piacere parliamo.


- Cosa cercano le persone che si rivolgono a te?

Per la maggior parte cercano comprensione, accettazione, e che io insegni loro un modo nuovo di provare piacere.

In altre parole un’esperienza sessuale appagante che serva da guida alla loro sessualità, per continuare a svilupparsi e a godere appieno delle proprie esperienze.


- Come descriveresti il rapporto che si crea tra Master e Slave?

Profondo e intenso. Quando si crea un reale rapporto di sottomissione il piacere che ne deriva è davvero altissimo e di una qualità completamente diversa.


- Se dico pelle, cosa ti viene in mente?

Il profumo che inebria i sensi e porta varie associazioni di piacere.


- L’oggetto SIRAINER che desideri di più?

Il set di polsiere e cavigliere, sarà il mio prossimo acquisto, vista la qualità ineguagliabile del marchio.


- Una fantasia che vorresti realizzare…

Se avessi una fantasia da realizzare l’avrei già realizzata. Ho tutto l’occorrente per farlo nel migliore dei modi. Al momento non ho più fantasie da realizzare, seguo il flusso del presente e quando mi si presenta una situazione eccitante la vivo nel migliore dei modi.