HANKY CODE: COMUNICARE CON I COLORI

Rosso, giallo, blu, nero, bianco… colori primari, invitanti, giocosi, ma non sono solo semplici pigmenti sono codici ben definiti che consentono di comunicare ed esprimere se stessi. 

Parliamo di Hanky Code. O Handkerchief Code, o Flagging… nulla di contemporaneo o moderno, questo codice affonda le sue radici addirittura nell’America rurale di fine ottocento - primi novecento. Anche allora e in lande desolate, il desiderio umano di comunicare e interagire coi suoi simili era forte e sentito, c’era la necessità di rendere evidente il proprio orientamento sessuale ma solo a chi potesse comprenderlo e condividerlo… allora i contadini americani misero a punto un linguaggio legato a ciò che coltivavano, a seconda di ciò che si piantava nel proprio campo il messaggio era forte e chiaro: patate = bottom, grano = top, legumi/lenticchie = lesbismo, lino = elettrophilia (primi apparecchi anti isteria emanavano una luce viola, il lino ha i fiori color viola). Chiunque, a conoscenza del codice, passasse nei pressi della proprietà, sapeva se poteva trovare il compagn* ideale. 

Ma l’utilizzo di codici segreti per comunicare la propria intimità non era relegato all’America bucolica, anche le prostitute nei bordelli cittadini utilizzavano i colori per comunicare senza usare le parole coi loro clienti. A seconda della tonalità del bustino che indossavano già si sapeva quali fossero le peculiarità della donna che si incontrava: rosa = sottomissione, nero = mistress, verde = pratiche più perverse. Un universo cangiante per un universo di desideri… 

Nella Londra vittoriana poi, incontriamo un colore che veniva legato alle perversioni più bizzarre, il verde, è risaputo che anche Oscar Wild portava all’occhiello garofani verdi, per rendere noti i suoi desideri fuori dagli schemi.

Risalendo la china del Tempo, giungiamo alla fine del XIX secolo, quando il Codice Hanky ebbe origine. A quel tempo l’uso di bandane colorate intorno al collo era comune tra cowboys, operai e minatori negli Stati Uniti occidentali. Lontani da casa e dalle loro famiglie per lunghi periodi, questi uomini trascorrevano i loro momenti liberi bevendo e danzando, chi indossava un fazzoletto blu conduceva le danze mentre chi indossava un fazzoletto rosso ricopriva il ruolo femminile nella danza.

Nell’era moderna, più precisamente negli anni ’70, in USA, Canada ed Europa,  le cose non mutano molto i codici di comunicazione a colori sono sempre presenti, evolvendo parallelamente ai tempi e alle abitudini. L’Hanky Code o flagging è un sistema di segnalamento, solitamente impiegato da uomini gay in cerca di sesso occasionale o praticanti di BDSM, per indicare le loro preferenze sessuali attraverso il colore del fazzoletto e la posizione in cui viene indossato. A seconda di dove la bandana veniva posizionata il messaggio che si voleva trasmettere cambiava: lato destro = passivo, lato sinistro = attivo.

Il tempo passa, le esigenze cambiano, ma la voglia di comunicare segretamente le proprie voglie rimane invariata. 

Anche SIRAINER gioca coi colori: nero = SM, bianco = masturbazione/voyeur, giallo = piss/watersport, blu = anal sex, rosso = fist


Tu quale scegli?

 

Scritto da: Federica Tattoli